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Il riso Carnaroli Zaccaria, il riso più buono che ci sia. E’ proprio buono il nostro riso Carnaroli e aiuta a scoprire il piacere di consumare il cereale più diffuso nel mondo. Il Carnaroli è la varietà di riso italiano più apprezzata, la sua qualità è senza eguali al mondo. Degustando il riso Carnaroli si può notare come in altri prodotti la straordinaria capacità italiana nel selezionare dalla natura le cose migliori. Noi il riso Carnaroli lo coltiviamo in una zona vocata e particolare. Lo coltiviamo bene, senza forzature e con il criterio di chi sa di offrire ai consumatori un prodotto sano e genuino. I risultati si vedono, e la bontà del nostro Carnaroli di Baraggia è apprezzata sempre da più persone. |
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Azienda agricola Zaccaria Silvio, la prima in Italia ad aver certificato il riso Carnaroli ai sensi del reg. CEE 2081/92 (delle DOP e IGP), come riso di Baraggia Biellese e Vercellese, oggi Denominazione d'Origine Protetta. Il Carnaroli Zaccaria è coltivato in purezza ad Arro di Salussola nella Baraggia Biellese. I terreni dell’azienda (coltivati a riso sin dal 1500) sono argillosi e ricchi di sostanza organica e vengono irrigati con le acque fredde e pure provenienti dalle vicine Alpi Biellesi.Il Carnaroli Zaccaria vi sorprenderà per la sua capacità di assorbire i condimenti e per l’insuperabile resistenza alle operazioni di cottura. E’ estremamente versatile: in risotti e minestre, bollito, in insalata, per timballi e tortini, e grazie alla scarsa collosità ed alla notevole consistenza può essere utilizzato in modo analogo alla pasta (bollitura, scolatura e aggiunta del sugo preparato a parte). “La nostra terra, la BARAGGIA, è un’area pedemontana Piemontese situata ai piedi del massiccio del Monte Rosa e delle alpi Biellesi (Mucrone (2.335 m) e Mars (2600) le vette) ed è compresa tra il torrente Elvo ed il fiume Sesia. Presenta peculiari caratteristiche agro-pedo-climatiche che la rendono unica al mondo per la coltivazione del riso. I terreni fortemente argillosi e ricchi di ferro, le basse temperature dovute alla notevole vicinanza alle montagne, determinano produzioni ridotte, ma di eccellente qualità. La Baraggia, vera nicchia della risicoltura italiana, veniva individuata già nel secolo scorso dall’Istituto Sperimentale di Risicoltura di Vercelli come particolare e diversa. Il riso di Baraggia manifesta le sue peculiarità durante la cottura perché mantiene una maggiore consistenza del grano ed una minore collosità rispetto all’omologo prodotto di altre zone risicole”. La famiglia Zaccaria abbina la grande esperienza e professionalità del padre Silvio, alla creatività ed alla preparazione tecnica e accademica dei fratelli Carlo e Matteo, in una sintonia che permette di coltivare il riso in modo moderno, funzionale e con un ridotto impatto ambientale. “Agronomicamente seguiamo i dettami dell’agricoltura integrata, utilizzando esclusivamente fitofarmaci non residuali e mantenendo la fertilità del suolo grazie alla rotazione ed il sovescio. La fertilizzazione è modesta e privilegia i prodotti su base organica. La produzione di Carnaroli è limitata, con resa ad ettaro di circa 40 quintali, dovuta anche ad un investimento alla semina ridotto e ad un’ingente opera di selezione qualitativa effettuata al momento della raccolta. La stagionatura o invecchiamento non è mai inferiore ai 60 giorni (periodo durante il quale il riso evolve e raggiunge il miglior profilo qualitativo). Otteniamo così un prodotto sano, genuino e privo di residui chimici. La raffinazione ed il confezionamento uniscono le moderne tecniche come la selezione ottica ed il sottovuoto, alle tradizionali operazioni di sbiancatura a pietra del riso”. Il riso Carnaroli Zaccaria è prodotto in conformità al disciplinare di produzione della DOP Riso di Baraggia Biellese e Vercellese. Per il confezionamento l’azienda agricola Zaccaria utilizza il sottovuoto e l'atmosfera modificata, moderne tecniche che permettono di conservare per lunghi periodi l’integrità e la fragranza del riso, mantenendo intatte vitamine, lipidi e proteine, preservando tutti gli elementi che determinano la qualità del riso. Ulterioriori informazioni sul nostro blog aziendale www.risozaccaria.com, archivio di riso Carnaroli |
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Nome: Zaccaria riso Carnaroli. Specie Botanica: Oryza Sativa L. Sottospecie: Japonica Cultivar: Carnaroli(Vialone x Lencino) Denominazione: Riso di Baraggia Biellese e Vercellese DOP Ciclo vegetativo: 165 giorni Annata: 2005 Località: Arro di Salussola (Biella - Piemonte) (ad Arro di Salussola si coltivava il riso già nel 1500, come dimostrato da diversi atti notarili conservati negli archivi comunali). Area geografica: Baraggia: area pedemontana nel Piemonte nord-orientale ai piedi del massiccio del Monte Rosa (4.630 m) e delle alpi Biellesi (Mucrone (2.335 m) e Mars (2600) le vette); è compresa tra il torrente Elvo ed il fiume Sesia e si sviluppa verso il piano a terrazzi, con condizioni pedo-climatiche caratteristiche che influenzano positivamente il profilo qualitativo del riso. Clima: di tipo continentale, con temperature medie annuali inferiori di circa uno - due gradi Celsius rispetto alle altre aree risicole italiane. La vicinanza delle montagne ed i venti che discendono da esse, determinano frequenti inversioni termiche, che a fine estatedeterminano una più rapida formazione del chicco. Terreno : argilloso, ricco di sostanza organica, Ph ~ 4,5. Densità di semina: bassa 140 – 160 Kg per ettaro. Seme: riso Carnaroli 1° riproduzione. Semina: 14 - 18 aprile 2005 Coltivato ne: foglio 10, mappali 11, 15, 21; foglio 11, mappali 6, 16, 18. Ettari 31,29. Numero camere di risaia: 27 Raccolta: 10-11-12-13-14 ottobre 2005 a maturazione completa. Produzione unitaria media: (stimata) 4.700 Kg ad ettaro di risone. Produzione complessiva: (stimata) 146.000 Kg. Resa alla Lavorazione: (analitica) 62% Lotto di lavorazione: 2 – 05/06 Data di lavorazione: 06/12/2005 Kg di riso grezzo lavorati: 4950 Kg di riso raffinato: 2950 Resa alla lavorazione:60%. Contrassegno: RBbv [01-05/06-0003-VA5613–(00000)] Tipo di raffinazione: lavorazione leggera di secondo grado. Colore: Bianco, tendente al giallo paglierino. Umidità: max 14% Profumo: equilibrato, di riso, privo di spunti aromatici. Caratteristiche merceologiche generali: Superfino (lungo A). Granello lungo, molto grosso, di forma affusolata con sezione schiacciata; dente pronunciato e testa oblunga. La perlatura è centro laterale, la striscia assente. Le dimensioni medie del chicco sono: 6.5 x 2.9 mm. Contenuto in amilosio: alto, circa 24,1 %. Collosità: molto bassa, 1,2 g x cm2 Consistenza: elevata, 0.95 Kg x cm2 Confezionamento: Sottovuoto (scadenza 24 mesi). La confezione aperta va conservata in luogo fresco e asciutto (eventualmente anche in frigo su appositi contenitori di vetro). Conservazione:Prodotto naturale, riso non trattato e privo di conservanti. Dopo l’apertura, va conservato in luogo fresco e asciutto. In mancanza di un locale adeguato, si può conservare in frigo in contenitori di vetro.
Alla Cottura:
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